IL BENESSERE DEI GIOVANI A PARMA

un progetto di ricerca - azione

Il progetto "Il benessere dei giovani a Parma. Una ricerca-azione" nasce dalla collaborazione tra Comune di Parma e il Centro interdipartimentale di Ricerca sociale (Cirs) dell'Università di Parma - con il fondamentale sostegno di Fondazione Pizzarotti - per conoscere i vissuti emotivi delle giovani generazioni.

Il progetto si compone di due fasi: la prima di tipo quantitativo e la seconda di tipo qualitativo.
La prima fase del progetto, iniziata nel novembre 2023 e conclusa a febbraio 2024, aveva come obiettivo quello di mappare il livello di benessere dei giovani e delle giovani che frequentano gli istituti secondari di II grado o gli enti di formazione professionale in provincia di Parma. L'indagine è stata condotta attraverso lo strumento del questionario on-line, auto-compilato dai ragazzi e dalle ragazze durante l'orario scolastico, alla presenza di un membro del gruppo di ricerca.
In totale sono stati raccolti circa 2.300 questionari validi, in sedici istituti secondari di II grado ed enti di formazione professionale che hanno aderito al progetto.

la ricerca restituisce una fotografia della condizione dei giovani contraddistinta da relazionisociali che, in generale, sembrano positive e soddisfacenti, anche se, in alcune circostanze, per esempio, sono emerse difficoltà legate a episodi di bullismo, cyberbullismo e isolamento.
Nonostante questo, una quota importante di loro ha mostrato di avere competenze e capacità per agire direttamente o per rivolgersi a coetanei o adulti.
C'è poi una consapevolezza diffusa dei problemi strutturali della società.
La metà del campione, infatti, si dichiara incerta o preoccupata, soprattutto per questioni che riguardano il quadro geopolitco, economico e lavorativo.

La seconda fase del progetto è di tipo qualitativo e ha preso avvio nel corso del corrente anno scolastico proprio sulla base dei risultati ottenuti nella prima fase. Questo tipo di indagine è volta ad approfondire le questioni emerse dai dati quantitativi e ad individuare i bisogni specifici riferiti dai giovani e dalle giovani, per orientare poi le successive risposte