Nel nome di Gelsomina Verde, vittima innocente della Camorra, sorge a Scampia l'Officina delle culture, una realtà che ha l'obiettivo di offrire alternative concrete e dare accoglienza ai minori che vivono in uno dei più complessi quartieri italiani.
L'Officina è un ex istituto scolastico di 2000 mq chiuso nel 2005 a causa della feroce faida di Scampia e trasformato dapprima a deposito di armi per la Camorra per poi diventare ricovero abusivo di tossicodipendenti.
Nel 2012 la scuola viene affidata alla cooperativa (R)esistenza guidata da Circo Corona con la delibera "Patto per Scampia".
Grazie all'aiuto di una rete territoriale e a 2500 volontari, senza alcun contributo pubblico, l'edificio viene interamente bonificato.
Dopo 2 anni di intenso lavoro nascono le attività che oggi si svolgono a pieno regime.
Partono corsi di fitness e salute per le donne del quartiere, viene realizzata una scuola di musica con sala incisione e cominciano le attività di doposcuola per 45 ragazzini che vivono all'interno delle Vele.
Nasce anche un polo artigianale in collaborazione con il Dipartimento della Giustizia, dove i detenuti hanno la possibilità di recuperare o imparare il mestiere di falegname, inseriti in un circuito felice di autoproduzione e sostenibilità: sono loro, i detenuti che stanno scontando la pena o sono agli arresti domiciliari, a costruire arredamenti o strutture per l'Officina.
Ma in questa struttura alloggiano anche i ragazzi di un altro progetto in corso: la comunità di recupero per giovani migranti.
Qui minori extracomunitari possono dormire, andare a scuola e avviarsi verso un'autonomia lavorativa.
La collaborazione tra Fondazione Pizzarotti e la Cooperativa (R)esistenza ha inizio nel maggio del 2017 tramite la comune conoscenza dell'associazione culturale Gridas.Mancava infatti all'interno dell'Officina delle culture una comunità che potesse ospitare minori dagli 0 agli 8 anni.
La Fondazione, da sempre focalizzata a sostenere iniziative a tutela dei più piccoli, decide quindi di realizzarla affinché bambini senza famiglia, allontanati per fenomeni di abusi o altre condizioni di disagio familiare, potessero trovare un ambiente accogliente e sicuro.
L'intero progetto è stato ideato dallo studio di architettura parmigiano Di Gregorio Associati Architetti e tutte le fasi di realizzazione sono state coordinate dai tecnici di Impresa Pizzarotti, da molti anni presente a Napoli nelle realizzazione di opere infrastrutturali complesse.
Le attività sono ora concluse e la Casa Famiglia si appresta a diventare una nuova realtà nel cuore di Scampia.
Foto di Barbara Rossi